Dossier Vista "E le lenti a contatto?"
Non esistono limiti d’età per le lenti a contatto che sono consigliate ai bambini, agli adolescenti, agli adulti e agli over 40
Con l’avvento delle lenti morbide e lo sviluppo di nuove geometrie e di materiali più sofisticati (biocompatibili, siliconici e permeabili all’ossigeno) si sono ampliate notevolmente le possibilità di utilizzo delle lenti a contatto nella prima e seconda infanzia.
In questi casi è naturalmente importante che il bambino venga seguito da uno specialista, che saprà prescrivere le lenti più idonee e verificherà che vengano osservati regolarmente gli opportuni tempi di sostituzione delle lenti. Per l’utilizzo delle lenti a contatto da parte dei bambini più piccoli (0-3 anni) sarà inoltre fondamentale la collaborazione dei genitori, sia nelle fasi di applicazione e rimozione che per la quotidiana manutenzione delle stesse. Dopo i 7 anni d'età, l’occhio del bambino ha ormai assunto una struttura definitiva ed i parametri contattologici sono quindi equivalenti a quelli dell’adulto. Si ritiene che dai 7 anni in poi il bambino sia autonomo nell’applicazione, nella rimozione e nella pulizia delle proprie lenti a contatto. Non tutti sanno che in alcune malattie (come nella cataratta congenita e nell' aniridia) la lente a contatto è l'unica soluzione medica possibile. E' comunque sempre lo specialista a suggerire questa opportunità.
Le lenti a contatto sono una soluzione efficace agli inconvenienti che possono dare le lenti oftalmiche, come: l’effetto prismatico percepito durante la visione mentre si è in movimento, la riduzione del campo visivo, soprattutto lateralmente, la modifica delle dimensioni dell’immagine retinica, oltre all’eventuale inestetismo delle lenti a potenza elevata.
Le lenti a contatto rigide gas permeabili (RGP) hanno la forma di un guscetto più piccolo della cornea su cui vanno applicate. Possono correggere tutti i difetti di vista, la miopia, l'ipermetropia e soprattutto l'astigmatismo, specialmente quando è elevato. Possono correggere anche l'astigmatismo irregolare, come quello causato dal cheratocono.
Le lenti a contatto morbide sono realizzate con materiali plastici molto resistenti e lasciano passare più ossigeno di quanto facciano le RGP. Hanno la forma di un guscetto più grande della cornea su cui vanno applicate. Le lenti a contatto morbide correggono tutti i difetti, in particolare le lenti a contatto morbide toriche correggono astigmatismi non elevati.
La lente a contatto può essere anche una valida alternativa alla benda adesiva nel caso di ambliopia e quindi di necessità di occludere un occhio per costringere l’altro a recuperare la propria funzione.